Greta e Laura: due rossonere a Portofranco.
23 Marzo 2023 2023-03-23 17:05Greta e Laura: due rossonere a Portofranco.
Non è così frequente incontrare persone che siano riuscite a far della loro passione un lavoro, una professione. Ma è proprio quello che i ragazzi di Portofranco hanno potuto sperimentare lunedi 20 febbraio partecipando all’evento “Tutti i colori dello sport” (progetto di Fondazione Milan e Vita) con Greta Adami e Laura Fusetti, giocatrici di calcio di serie A.
Per la verità i colori erano soprattutto rossoneri, le due ospiti – centrocampista e difensore del Milan femminile – stimolate dalle domande di Giuseppe Frangi, giornalista esperto d’arte e nello specifico anche di sport – hanno raccontato di come la loro grande passione per il calcio le abbia portate a poco a poco a giocare ai massimi livelli, attraverso certamente sacrifici ma anche seguendo con determinazione e gioia la propria strada.
Greta è partita da Viareggio, dove è nata, e dopo molte esperienze in Toscana ( Pisa, Fiorentina) è approdata al Milan. “Devo molto ai miei genitori” ha detto “mi hanno sempre seguita con affetto anche quando, molto giovane, sono dovuta andare via da Viareggio per giocare”.
Per Laura, nata a Segrate, la carriera si è sviluppata in Lombardia ( Como, Brescia) con un inizio interessante: “Ho cominciato all’oratorio” ha raccontato ”giocando con i maschi….all’inizio mi guardavano con scetticismo, poi quando vedevano che ci sapevo fare mi passavano sempre la palla. Che bello sentire la loro fiducia!”.
Oggi il calcio femminile è passato al professionismo e quindi chi come Greta e Laura, gioca in serie A deve seguire allenamenti, sessioni tattiche, regime alimentare e stile di vita molto precisi esattamente come i loro colleghi maschi.
Frangi le incalza chiedendo delle soddisfazioni ma anche dei momenti difficili che hanno dovuto affrontare. Greta prima ricorda la vittoria dello scudetto con la Fiorentina e poi aggiunge “Quando mi capita di segnare un gol, per alcuni minuti non capisco più niente….dalla gioia. Certo poi mi capita anche di sbagliare, ma cerco di riprendermi subito perché nel calcio se non ti senti parte di una squadra nel bene e nel male, non vai da nessuna parte!”.
Laura aggiunge “Ha già detto tutto benissimo Greta…io come difensore so bene che dietro di me c’è la porta, sento la responsabilità di essere sempre concentrata. La più grande soddisfazione? Giocare una partita a San Siro….lì dentro senti tutto il fascino della storia del calcio”.
Naturalmente le due ospiti sono state poi “bombardate” dalle domande delle ragazze di Portofranco, c’è chi ha chi ha chiesto la strada migliore per diventare calciatrici (“Io mi sento molto forte” ha chiesto una ragazza ”ma non ho ancora trovato il contesto giusto”), chi un consiglio per non demoralizzarsi troppo quando si sbaglia (“Capita anche a noi di sentirsi giù“ ha risposto Greta ”è normale, ma bisogna sempre reagire”), chi ancora come rendere compatibili studio e sport (con qualche sacrificio sia Greta che Laura hanno continuato anche a studiare).
A una domanda sul fatto che il calcio femminile sembri più “puro” del corrispettivo maschile – meno falli, simulazioni, proteste – Greta e Laura con una punta di orgoglio dicono: “In effetti in tanti osservano questo aspetto, forse è perché per noi il calcio è veramente passione e gioia. Quando entriamo in campo pensiamo solo a giocare”.
Alla fine “assalto” alle ospiti per foto, firme sulle maglie, sorrisi.
“Non ci aspettavamo tanta attenzione e tante domande così mirate, siamo molto colpite”, confessano le protagoniste. Anche questo è Portofranco: grazie ragazze tornate a trovarci e, naturalmente, forza Milan!
di Marco Rossi
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