La gratuità del gesto.
24 Marzo 2023 2023-03-24 10:11La gratuità del gesto.
Ieri arriva a Portofranco una ragazza, una delle migliori e con una grande sensibilità. Ha gli occhi tristi, le chiedo cosa sia successo e lei mi risponde: “sai che cosa ho preso nell’interrogazione su quello che abbiamo preparato insieme?” Io non ci provo a immaginare, ma ero convinto di aver fatto una buona cosa. Le chiedo di dirlo lei e lei in modo secco mi risponde: “5 e mezzo!”. Ho subito un ko, “come mai?” le ho chiesto e lei ha risposto che non lo sapeva, il prof mi ha detto che “non avevo dato le mie interpretazioni, però non so su che cosa.” Al momento mi è venuto di prendermela con i prof, ma la delusione è stata grande. Lei non ha commentato e mi ha chiesto di aiutarla a fare il preromanticismo, Foscolo e Manzoni. Mi ha colpito che lei continuasse ad avere fiducia in me che le ho fatto prendere 5 e mezzo. Però con timore e tremore mi sono messo ad aiutarla, sbagliavo in qualcosa e dovevo, devo capirlo, perché va bene che il problema non è la prestazione ma loro vengono da me per farsi aiutare, mica per mantenere la loro insufficienza; in questo caso poi c’è una ragazza che andava bene e che ho portato a 5 e mezzo.
Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio, le ho dato il mio tempo e più, ma la domanda di dove sbaglio non mi ha lasciato, lei poi mi ha guidato con le domande del prof e lì ho cominciato a capire un po’ il mio errore. Io avrei fatto altre domande, io avrei impostato in altro modo la spiegazione, lei mi ha dato le domande del prof e io ho cominciato a piegarmi alle sue domande, a seguire il suo percorso.
Così ho capito che li si aiuta se si sta alla loro condizione, a quello che viene loro richiesto e non alla modalità con cui io imposterei quella spiegazione. È stato importante per me che questa ragazza mi abbia chiesto di guardare a lei, a quello che doveva fare, perché io spesso parto da come farei io e così non aiuto, anzi combino disastri.
Questo piccolo fatto mi apre una domanda molto forte sulla gratuità del gesto, una domanda di imparare a stare all’altro e di non piegarlo a me.
di Gianni Mereghetti
Cerca