Natale a Portofranco.
24 Gennaio 2023 2023-01-24 22:45Natale a Portofranco.
Oggi è il 21 dicembre e a Portofranco sembra un giorno come un altro (a Porto non c’è mai un giorno come un altro!).
Arrivano i ragazzi, arrivano i volontari, ci si saluta lungo i corridoi, c’è il momento di preghiera (nel periodo di Natale si leggono le parole di Papa Francesco e di don Giussani scritte sul volantone di Natale), si dice l’Angelus, ci si augura buon lavoro.
Ho detto “sembra” perché se si fa caso all’entrata e lungo i corridoi c’è un silenzioso fermento, arriva qualche ragazzo ex di Porto a salutare gli amici cari, ormai lanciato nel mondo del lavoro o dell’università, ci si scambia gli auguri. Qualcuno finisce di allestire le ultime cose, anche il vestito della Madonna che si è strappato e tutto questo, perché? Perché oggi c’è la festa di Natale a Portofranco, la Sacra Rappresentazione con canti e letture a commento di alcune immagini significative.
Sono le 17, terminano le lezioni e tutti (ragazzi, volontari, universitari e staff) ci raduniamo nell’atrio della segreteria. Il momento ha inizio con una introduzione di “Albertino”, il nostro presidente: “Natale non è un ricordo, è Dio che si fa uomo, si mischia con la storia degli uomini, entra nella nostra quotidianità, nel nostro studio, nella nostra amicizia, nella grande famiglia di Portofranco” e nello stesso momento entra la sacra famiglia: Maria, Giuseppe e il bimbo Gesù (un volontario di Portofranco con la moglie e il loro piccolo bimbo), e incominciamo a cantare, ognuno con il suo foglio di canti. Cristiani, mussulmani, valdesi, credenti e “indecisi”, tutti insieme intoniamo “In questa notte splendida di luce e di chiaror, il nostro cuore trepida, è nato il Salvator! Un bimbo piccolissimo”.
Non ci sono i pastori, ci siamo noi, siamo noi i pastori su questa terra, siamo noi qui e come loro desideriamo e attendiamo dentro il nostro vivere che qualcosa di grande ci accada.
Ci avviamo verso il salone cantando “Tu scendi dalle stelle”. “State attenti alle parole del canto” dice Sandro, “è tutto al presente come un fatto che accade adesso e a cui io do del Tu”, come fa l’autore, come cantiamo noi. Il Dio che si fa uomo accade nel nostro presente ed è uno così familiare che gli si può dare del Tu!
Siamo in salone, tutto è pronto, i regali, i panettoni, le torte che ragazzi e volontari ci hanno portato, Albertino conclude la Sacra Rappresentazione: “Il Natale non è un fatto che divide, ma un fatto che unisce, ce lo testimoniano tutti i nostri amici mussulmani, valdesi etc. che ci hanno aiutato a preparare la festa, questo è perché ciascuno di noi desidera un bene reale, fisico, concreto, come è concreto Dio che si fa uomo nel Natale, per questo è sempre commovente festeggiare con una famiglia, variegata, colorita per età e appartenenza, proprio come è la famiglia di Portofranco”.
Arrivano i Re Magi, portano i doni che offrono a Gesù. Cantiamo insieme Astro del Ciel, “Luce dona alle menti (…), Pace infondi nei cuor!”.
Anche noi vogliamo fare dei regali per tutti, ragazzi e volontari, ce n’è uno per ognuno “ma prima” dice Albertino “vogliamo fare dei regali simbolici ad alcuni nostri grandi volontari: ad Anna Bonfanti che viene tutti i giorni a insegnare matematica, a Donatella che insegna chimica, a Franca, ad alcune famiglie sempre presenti a Porto, come quella di Mario Amman anche lui a Porto quotidianamente, gli Scaffardi (lui insegna matematica e fisica, lei fa la segreteria-accoglienza), la famiglia Triberti, Mario e Laura, il prof. Falsi, che insegna filosofia, la prof. Silvia Ligrenzi (fisica e matematica), Giuliano Gessi, la Giuliana, Zennaro, tutti legati a Portofranco da tantissimo tempo e ognuno in modo particolare. Infine, come tutti gli anni, regali per tutti e foto di rito, ragazzi e volontari, attorno alla Sacra Famiglia. E poi, brindisi con panettone, vino e torte per ognuno dei presenti.
E ovviamente tanti tanti auguri a tutti.
di Franca Silva
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