Cari amici,

ci hanno assai colpito le statistiche relative alla scelta delle scuole superiori  compiuta dalle famiglie italiane in questi ultimi anni: alla fine delle medie inferiori più di un ragazzo su due opta per un liceo, uno su dieci soltanto, o poco più, sceglie un professionale.

Ci pare che tali numeri contengano le premesse di un disagio diffuso e di sofferenze future di tanti ragazzi e delle relative famiglie. Ce ne accorgiamo, a Portofranco, nei colloqui di iscrizione e nelle richieste di aiuto per un orientamento, soprattutto da parte di ragazzi iscritti a un liceo e che vivono un’odissea.

Nove famiglie su dieci non tengono conto, nella scelta, delle indicazioni ricevute dalla scuola media. Optano in ogni caso per un liceo, diffidano degli istituti tecnici, non vogliono sentir parlare di una scuola professionale, percepita come un di meno. Desiderano per i propri figli una scuola sicura, affidabile dal punto di vista educativo e ciò è umano e del tutto condivisibile. Il problema è che in Italia vige ancora una gerarchia tra i diversi ordini di scuole, una piramide alla cui cima stanno i licei e alla cui base son confinate le scuole professionali, da tanti malviste e non senza qualche ragione. Allora abbiamo voluto “andare a vedere” se la realtà corrisponde alla visione diffusa e se esistono esperienze attraenti e dunque consigliabili nel mondo negletto della formazione professionale.

Abbiamo incontrato i direttori/fondatori di due scuole che già in parte conoscevamo e che ci avevano colpito per la qualità dell’esperienza avviata, Diego Sempio della Galdus e Carlo Carabelli di Aslam, e li abbiamo intervistati! 

Guarda l’intervista!