Portofranco Italia: Catania.
23 Marzo 2023 2023-03-23 15:17Portofranco Italia: Catania.
“Studioinsieme ”così è denominata l’attività di doposcuola che si svolge dal 2011 a Catania per studenti delle scuole medie e superiori. Un centro di aiuto gratuito allo studio per ragazzi in difficoltà accompagnati e sostenuti da insegnanti in servizio e in pensione, anche da qualche docente universitario e da persone che comunque in base alle loro possibilità si rendono disponibili per questo servizio.
L’iniziativa è nata in seno alla consulta della pastorale scolastica di cui alcuni di noi facevano parte, ed è divenuta un esempio di vicinanza ai giovani e di impegno educativo all’interno della nostra chiesa locale. Abbiamo avuto come sede una struttura diocesana sita in un quartiere molto degradato e con una dispersione scolastica molto elevata. Siamo stati felici di accogliere tanti ragazzi di famiglie disagiate e tanti extracomunitari, ma i ragazzi delle superiori che frequentavano venivano da tutte le scuole della città. Così si è creato uno scambio molto interessante e fruttuoso tra le zone bene e le zone degradate della città.
Oltretutto nello stesso quartiere opera da circa 25 anni un’attività di volontariato che partendo dalla caritativa per i ragazzi di GS, si è sviluppata fino a divenire un’associazione onlus denominata “Associazione Cappuccini”. Così il doposcuola è divenuto parte integrante e fondamentale della mission dell’associazione. La preoccupazione di rispondere al bisogno dei genitori di essere aiutati nel crescere i figli, quindi la preoccupazione educativa ha preso il sopravvento. Dentro questa esperienza sono cresciuti e sono stati educati decine e decine di ragazzi che hanno tenuto come bagaglio prezioso ovunque sono finiti, la bellezza e l’importanza della gratuità come stile della vita.
Mi sento di dire che il doposcuola da centro di aiuto allo studio negli anni è diventato sempre più “centro di aiuto”.
Nel 2020 i locali ci sono stati tolti perché la diocesi doveva ristrutturarli e poi è venuta la pandemia. Siamo stati abbastanza penalizzati e disorientati da queste circostanze; assieme ai locali, sono venuti meno gli studenti e anche i volontari, ma non la voglia di continuare a offrire noi stessi, la nostra passione e il desiderio di comunicare qualcosa di grande ai ragazzi e alle loro famiglie. Così, nel 2021, ci siamo fatti ospitare nei locali dell’associazione “Ricostruttori della preghiera” e timidamente ma con convinzione e determinazione abbiamo continuato anche durante il Covid il nostro lavoro sia in presenza sia a distanza fino a oggi. Aspettiamo di riprendere i locali della diocesi molto più ampi e adeguati.
Il nuovo vescovo arrivato a Catania da un anno è molto sensibile alla questione della povertà educativa e ci sollecita molto a continuare. Facciamo parte da quest’anno dell’osservatorio della prefettura sulla dispersione scolastica e questo ci permette di conoscere e fare rete con altre realtà che sul territorio cercano di contrastare questo problema, che da noi è davvero una piaga.
Dal 2021 siamo iscritti all’associazione “Portofranco Italia”.
Due cose vorrei sottolineare: la prima è che aiutando i ragazzi diventiamo sempre più amici tra di noi e questo non è scontato.
La seconda è la gratitudine che si legge nel volto di ragazzi e genitori che vengono smarriti, rassegnati, sfiduciati e a poco a poco, attraverso la positività che si esprime con molta semplicità in questo gesto, cambiano sguardo su loro stessi e sul mondo e riprendono fiducia. Tante sono le storie di riscatto nel lavoro di questi anni.
Una per tutte quella di Yosra, ragazza tunisina, con mille difficoltà economiche e familiari che finalmente è riuscita a diplomarsi al linguistico e attraverso i sacrifici e gli stenti della madre e il nostro aiuto, si è iscritta alla facoltà di lingue a Firenze. Quest’anno a Natale tornando per le vacanze la prima cosa che ha voluto fare è stata partecipare a un momento di canti e riflessioni natalizi che noi abbiamo proposto alla gente del quartiere; e lei è musulmana. Alla fine della festa ci ha detto “con voi mi sento a casa e so che tutto quello che fate è per me”.
di Graziella Biondi
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