Un impatto importante
22 Gennaio 2021 2021-01-22 14:47Un impatto importante
Spesso pubblichiamo interventi che testimoniano la positività di chi “fa esperienza” di Portofranco. Studenti, volontari, educatori hanno più volte sottolineato il valore e la bellezza del condividere un’amicizia che diventa metodo educativo. Ma è possibile tradurre questo in una misura del valore creato per la comunità? Si può valutare l’impatto sociale e la ricaduta economica di Portofranco?
Una delle maggiori società di consulenza direzionale, la Ernst & Young, ha effettuato uno studio che, prendendo in considerazione dati e consuntivi dell’attività di Portofranco, ha lo scopo di rendere tangibile questo valore.
Nel suo report EY definisce innanzitutto la “ragione sociale” di Portofranco:
Un luogo dove i ragazzi possono essere presi sul serio ed essere accolti innanzitutto come persone e che offre loro una compagnia che li aiuti ad essere se stessi e a vivere anche l’impegno scolastico come occasione di crescita umana. Non è un doposcuola, non ha quindi l’obiettivo di controllare la frequenza, ma di motivare lo studio sostenendolo attraverso il coinvolgimento personale.
Detto questo, la relazione passa in rassegna alcuni dati che si riferiscono al periodo 2012 – 2019:
- 7.322 studenti accolti nella struttura di Portofranco
- 71% italiani o altri paesi UE
- 29% extracomunitari (8% egiziani)
- 52% studenti di liceo
- 30% studenti di istituti tecnici
- 18% studenti di istituti professionali o altro
Si entra quindi nel vivo dello studio con la valutazione del “successo scolastico” ovvero il raggiungimento di almeno la sufficienza in una delle materie per cui è stato richiesto il supporto di Portofranco o comunque la percezione di un miglioramento in termini di metodo di studio e motivazione. Dai dati disponibili EY rileva come, nel periodo considerato, il supporto di Portofranco ha permesso a 2.351 studenti di raggiungere il successo scolastico, ovvero una maggiore efficacia nello studio delle varie materie, e a 792 di loro la sufficienza piena nelle materie prima deficitarie.
Altro concetto preso in esame è il successo formativo, ovvero il superamento da parte dello studente del proprio disagio personale legato a diversi fattori (rapporti familiari, amicali, crescita nel periodo della adolescenza). Il 50% degli studenti riconosce che frequantare Portofranco è stato di grande aiuto nell’affrontare e superare queste problematiche generando una maggiore autostima. Inoltre, entrando nel campo della cosiddetta “devianza giovanile”, nel report si sottolinea anche come i ragazzi riconoscano che frequentare Portofranco li ha aiutati nel “resistere alle pressioni dei compagni a fare cose che ti mettono nei guai”.
Un ultimo aspetto estremamente interessante esaminato dallo studio è relativo al beneficio economico che l’attività di Portofranco genera per tutta la collettività. Si calcola che partendo dalle 11.441 ore dedicate dai volontari all’insegnamento nel 2019, calcolando un costo di € 32 (valutazione standard di Regione Lombardia), il valore generato sia di € 366.112,00.
Inoltre Ernst & Young ha calcolato che Portofranco ha evitato a circa 59 studenti di richiedere il voucher concesso agli adolescenti a rischio da Regione Lombardia, generando un risparmio nei costi socio sanitari pubblici di € 404.605,00.
Infine, forse il dato più impressionante, è la valutazione del risparmio relativo ai costi sociali dei cosiddetti NEET, ovvero di persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione. EY valuta che l’attività educativa di Portofranco ha impedito ad almeno 136 giovani di entrare in questa categoria, risparmiando per ognuno di loro un costo a carico delle finanze pubbliche e di mancata produzione di € 14.472,00. Quindi la perdita complessiva evitata è pari a ben € 1.968.192,00.
Come è nella cultura di Ernst & Young, lo studio si conclude con una considerazione sulla “profittabilità” di un investimento economico in Portofranco: si calcola che una donazione di € 1.000 possa generare un ritorno di valore di € 5.319,35 in termini di mancata disoccupazione giovanile oppure la stessa cifra possa sostenere il successo scolastico di 1,8 studenti.
Un grazie quindi a EY che ha reso evidente come un impegno educativo sia decisivo anche per… le tasche di noi cittadini!
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