Quella tremenda voglia di vivere.

PF Crema_Don Burgio
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Quella tremenda voglia di vivere.

Quella voglia di spiccare il volo, vedere realizzati i propri sogni. Quella voglia di ripartire e non mollare. Quella tremenda voglia di vivere, che nasce e fermenta soprattutto in chi ha commesso sbagli e nella vita ha ricevuto poco. La vede Don Claudio Burgio nei suoi ragazzi del Carcere Minorile Beccaria di Milano e della Fondazione Kairos di Vimodrone, giovani adolescenti che hanno voglia di realizzare qualcosa di importante. Ripartire dagli sbagli commessi, ammettere gli stessi, assumere le proprie responsabilità e rialzarsi. Il tutto riconoscendo lo sguardo e la verità di chi è li con loro a tendere la propria mano per supportali, accettando i loro errori e fargli così conoscere il bello che è la vita. Sabato 4 marzo presso il cinema Multisala Portanova di Crema Don Claudio Burgio, sacerdote della Diocesi di Milano, direttore della cappella musicale del Duomo, cappellano del Carcere minorile Beccaria, fondatore della Fondazione Kairos di Vimodrone, ha incontrato oltre 400 ragazzi degli istituti scolastici superiori di Crema per raccontare loro la sua esperienza. Don Claudio ha raccontato la storia dei numerosissimi ragazzi che ha incontrato. Tra loro ci sono le storie dei rapper Baby Gang, Neima Ezza, Rondo da Sosa, Sacky, Simba La Rue diventati famosi tra gli adolescenti raccontando con le loro canzoni la propria storia di vita. Una storia che va ascoltata e rispettata con meno pregiudizi e con gli occhi sbarrati. Canzoni di ragazzi che alla loro età hanno già vissuto molto e che oggi hanno qualcosa da dire e insegnare a noi e alle istituzioni. Accettano le proprie condizioni, ma fanno di tutto per arrivare a raggiungere gli obiettivi che si sono posti. Don Burgio si rende conto proprio grazie a questi ragazzi che Dio non è separato dai problemi, dalle storie, dalle sconfitte, dalla rabbia e dalle frustrazioni, perché è proprio grazie a esse che uno può raggiungere i propri sogni. Poi c’è anche la storia di Daniel un ragazzo arrivato in carcere in seguito a una rapina, che nonostante i suoi sbagli ha sputo riscattarsi. Dopo tre anni di carcere, trasferimenti vari per cattiva condotta, altri reati e quindi altre pene da scontare, grazie all’incontro con Don Claudio ha avuto la forza di riprendere gli studi, laurearsi e diventare educatore. Ragazzi come Daniel e come molti di quelli che il sacerdote sostiene, si rendono conto di aver ricevuto qualcosa di importante e gratuito sentendosi in dovere di restituirlo agli altri. A sostenere lo sguardo di Don Claudio c’è l’esperienza dei tanti ragazzi che ce l’hanno fatta, che oggi fanno cose grandi nei confronti della comunità, come Rondo, Sacky e Neima che si sono ritrovati a costruire importanti progetti nei confronti dei giovani del loro quartiere. Non esistono ragazzi cattivi e non è un delitto sbagliare, men che meno quando si è così giovani. Ma ci si rende conto di quanto la vita abbia molto da offrirci solo quando in noi riemerge quella tremenda voglia di vivere, quella voglia di superare le difficoltà e gli ostacoli, per arrivare a raggiungere i nostri sogni. Questo diventa possibile quando uno inizia a conoscersi in maniera più autentica, quando uno non ha più scuse con se stesso e ammette i propri sbagli. Qua la vita rincomincia perché come disse Gesù: “La verità vi renderà liberi”.  Quando questo accade allora anche i rapporti diventano sinceri, reali e autentici. Questo è il tipo di rapporto che Don Claudio cerca con i suoi ragazzi e su questo esempio il Comune di Crema vuole portare quello sguardo raro e carico di amore all’interno della città: “La città funziona solo se siete voi a stare bene – dice l’assessore alla Cultura Giorgio Cardile ai ragazzi presenti – Tante volte venite etichettati solo per quegli atteggiamenti che caratterizzano la fascia adolescenziale. Si commettono errori, si cade e ci si rialza. L’importante è avere qualcuno che sia pronto a tendere la mano proprio come don Claudio”.  La sala 5 del Multisala era gremita di persone: 452 studenti dello Sraffa, Munari, Galilei, Racchetti, CFP Canossi di Crema e di Lodi con professori, educatori e dirigenti scolastici, autorità tra cui l’ass. Cardile, l’assessora all’Istruzione Emanuela Nichetti, alcuni sacerdoti amici Don Remo Tedoldi, Don Stefano Savoia, Don Cristofer Vailati e Padre Daniel Sanchez, il presidente dell’Associazione Porto Palos Giovanni Belloni con alcuni consiglieri, il presidente del Centro Culturale Wyszynski Carlo Lusso e moltissimi altri che non hanno voluto perdere questa occasione di incontro e dialogo.

di Valentina Fiori

 

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