Abbiamo voluto, Stefano ed io, fare questa proposta di laboratorio teatrale per una passione che ci anima da diverso tempo e che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle quanto sia benefica. Fin da subito l’avventura che ci si prospettava era semplice e complessa insieme. Semplice perché si trattava di offrire a dei ragazzi l’opportunità di mettere alla prova la propria creatività e capacità di immedesimazione; complessa perché richiedeva un impegno settimanale dopo alcune ore di studio a cui esser fedeli. Da una compagine di una dozzina di ragazzi inizialmente attirati si è passato ai quattro fedelissimi: Emma, Arianna, Ricardo e Abdel, che costituiscono il gruppetto di attori che ogni lunedì per un’oretta mettono in scena soprattutto se stessi! Come ogni officina creativa che si rispetti si è partiti dal “grezzo” o “semilavorato” che è il nostro corpo per operare una trasformazione che neanche chi conduce può prevedere.

Quale incipit migliore che scoprire in ogni movimento anche millimetrico del nostro corpo quello che esso dice di noi?

Gli esercizi di conoscenza reciproca sono diventati occasione di stupore e consapevolezza nuovi. Come si sciolgono i muscoli così anche le emozioni che vi abitano si sono mostrate semplicemente “camminando” in modi diversi, simulando un animale preferito o un animale in sintonia con quello che in quel giorno si stava provando. Le espressioni facciali, da sempre più impegnative per un adolescente (troppo svelanti!), sotto una maschera neutra si fanno con disinvoltura aiutando così il corpo a esprimere al meglio le caratteristiche di un animale o di una età della vita dell’uomo, bambino, adulto, anziano che sia. Strada facendo ci siamo accorti che è nata tra noi una amicizia, fatta di stima reciproca, che ha fatto nascere il desiderio di offrire a tutta Portofranco una performance teatrale. La metteremo in scena durante la festa finale di Portofranco come segno di gratitudine per questo luogo che dà spazio e tempo alla nostra interiorità più vera facendola emergere dal profondo con lo studio ma anche con l’arte!

di Cristina Milesi