Oggi siamo seduti, alla vigilia di Natale, noi, gente misera, nella nostra sede, addobbata come si conviene al suono  delle zampogne e dei canti natalizi: il presepe ci fa memoria di chi siamo il vento corre fuori, il vento entra.

Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo: perché Tu ci sei davvero necessario.

Adattamento da (Bertolt Brecht), vogliamo ancora con tutti voi festeggiare il Natale.

Dopo due anni oscuri senza paura della pandemia eccoci insieme per gli auguri di un nuovo Natale più sereno, più bello: siamo tutti qui aspettando il Redentore.

La  festa è bella, degna di una vita che corre ma che oggi si ferma per guardare i cieli, per guardare in alto.

Tutto si compie fra scambi e regali affettuosi. E naturalmente  a chi merita il premio Don Giorgio Pontiggia.

Tutti però meritiamo il premio e il regalo più bello sarà quello che viene dal cuore di ognuno di noi.

Auguri.