Il rapporto con la Fondazione MAPFRE nasce due anni fa e da allora insieme abbiamo sviluppato alcuni progetti che hanno saputo valorizzare le rispettive esperienze, permettendo in particolare a noi di Portofranco di far conoscere il nostro lavoro anche “fuori confine“.

L’obiettivo del progetto “LETS’ FACE THE NEED” è stato quello di migliorare e valorizzare l’ambiente formativo degli adolescenti italiani e stranieri in condizioni di particolare fragilità scolastica e sociale attivando percorsi di apprendimento personalizzati per accrescere le competenze scolastiche; promuovere l’integrazione sociale; sostenere le famiglie nell’emergenza alimentare.

Nell’ambito del progetto e d’intesa con i nostri omologhi di Fondazione MAPFRE, ci siamo posti l’obiettivo di ottenere alcuni risultati particolarmente importanti, sempre in relazione diretta o indiretta con la nostra attività principale e quotidiana legata allo studio “uno a uno”: recupero delle competenze motivazioni; aumento dell’autostima; miglioramento del rapporto con adulti e coetanei; sostegno alimentare per famiglie in povertà.

Alcuni numeri possono aiutare ad avere un’idea più precisa del lavoro che abbiamo svolto.

150 studenti in difficoltà scolastica sono stati coinvolti dai nostri tutor; 1375 ore di tutoraggio e accompagnamento educativo con colloqui settimanali, preparazione di piani di studio settimanali in stretta collaborazione con i volontari che hanno realizzato 4500 ore di aiuto allo studio “one-to-one” volto al rafforzamento delle competenze didattiche nelle materie deficitarie. Al “conto” si aggiungono i colloqui con i referenti scolastici e le famiglie dei ragazzi.

A questa attività che chiamiamo “ordinaria”, si è aggiunta la sperimentazione con 16 ragazzi del metodo MD (Management Drives), ovvero il lavoro per implementare la motivazione scolastica e no, sviluppare quindi una efficacia nello studio e nella vita.

Come segnalato in apertura, il progetto ha poi toccato una sfera particolarmente delicata per i nostri ragazzi come la situazione di potenziale indigenza di alcune famiglie: il rapporto “uno a uno” tipico del metodo di Portofranco ha permesso di arrivare ad alcune famiglie (18, per la precisione) e di aiutarle nella quotidianità, attraverso la donazione di buoni spesa.
Infine, una quindicina di ragazzi di Portofranco si sono rivolti allo Sportello di Ascolto psicologico che, sempre grazie al progetto con Fondazione MAPFRE, abbiamo potuto offrire ai nostri ragazzi.

Quello descritto, seppure in sintesi, è la conferma della positività di relazioni come quella che esiste con Fondazione MAPFRE, che vogliamo ringraziare per la fiducia e per l’occasione che hanno offerto a Portofranco, nella certezza che il nostro rapporto potrà proseguire nell’unico interesse dei nostri ragazzi.